Il reddito di cittadinanza, che nei comizi doveva essere distribuito a 11 milioni di persone (in pratica tutti gli elettori dei 5 stelle) slitta di un paio d’anni e poi si vedrà. A quel punto, probabilmente, tutti i fari della Bce, del Fondo monetario e della Commissione Ue e delle agenzie di rating saranno sull’Italia (causa eccesso di disavanzo), per cui sarà molto difficile che passi una cretinata come il reddito di cittadinanza.
Anche la flat tax slitta in avanti, rimane quella per le imprese, che esiste già dal 1973, cioè da mezzo secolo.
In sostanza, non accade nulla di quanto era stato promesso in campagna elettorale.
Unica eccezione: grandi investimenti pubblici, soprattutto ai Sud. Nella felice illusione che gli investimenti (realizzati a debito, ovviamente) facciano crescere il Pil in misura tale da ripagarsi. Ma questo può accadere solo in paesi altamente efficienti, e questo non è il caso dell’Italia e ancora meno del Sud, che non riesce nemmeno a spendere tutti i fondi comunitari che arrivano e che vengono rispediti indietro.
In sostanza, qualche mese di investimenti pubblici e il bilancio italiano sarà talmente compromesso che si riuscirà a stento a pagare gli stipendi (compresi quelli dei deputati del cambiamento) e le pensioni.
In compenso, nessuno degli elettori leghisti e pentacosi vedrà un solo centesimo delle promesse elettorali.
Forse avranno la gioia di poter sparare alle ombre, e ai negher, e di sapere che gli immigrati sono tutti chiusi in moderni campetti di concentramento. Contributo italiano alle problematiche planetarie dell’immigrazione.
Inoltre, sempre che la Corte costituzionale approvi una simile bestialità, ognuno saprà che potrà essere perseguito, per qualunque reato, a vita, forse anche dopo morto. Fine della prescrizione.
Però è in arrivo un nuovo condono fiscale. E questa è una novità assoluta. Bravi.
Fonte: Uomini&Business
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